- In 10 anni: -32% di consumi complessivi di energia elettrica, -20% di consumo di combustibile da riscaldamento e -45% di emissioni di CO2
- Dal 1° gennaio 2021 l’energia elettrica acquistata è al 100% derivante da fonti rinnovabili
- Nuovi progetti in corso, fra cui: parco macchine con mezzi ibridi o elettrificati; nuovi parcheggi con postazioni di ricarica; 15 ettari di aree verdi dedicati alla coltivazione di camomilla a tutela della biodiversità; avvio del progetto di Smart Grid aeroportuale, per l’autoproduzione efficiente e sostenibile dell’energia necessaria al funzionamento dell’infrastruttura
- Sul fronte comunicazione, la sostenibilità si concretizza in una nuova identità visiva, con il logo blu di Torino Airport che si declina con uno switch verso il verde di Torino Green Airport
L’Aeroporto di Torino sceglie la via della sostenibilità e lancia il progetto ‘Torino Green Airport’. Un’iniziativa che vuole raccogliere sotto un unico cappello tutti gli interventi orientati alla sostenibilità ambientale già implementati dall’Aeroporto in passato, in via di realizzazione nel presente, e pianificati per il futuro.
Si tratta di una scelta di posizionamento forte in merito alla sostenibilità ambientale, ritenuta imprescindibile per un’infrastruttura aeroportuale: questa strategia rappresenta un elemento qualificante per confermare l’impegno del Gruppo SAGAT, Società di gestione dell’Aeroporto di Torino, verso la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici.
L’Aeroporto di Torino vuole gestire l’infrastruttura e le operazioni aeroportuali in maniera efficiente dal punto di vista energetico, consumando sempre meno energia ed evitando lo spreco di risorse.
Ogni attività viene dunque indirizzata al rispetto dell’ambiente, inteso nella sua accezione più ampia e le linee di azione si articolano infatti su tutti gli asset ambientali: energia, emissioni di CO2 e decarbonizzazione; gestione delle aree verdi e tutela della biodiversità; rifiuti; acque; rumore aeroportuale.
Il Gruppo SAGAT nel tempo ha costantemente aumentato la percentuale di energia acquistata da fonte rinnovabile e dal 1° gennaio 2021 l’energia elettrica acquistata è al 100% da fonti rinnovabili certificate (certificati di garanzia d’origine – GO).
Si punta alla riduzione dei rifiuti e al recupero di quelli prodotti, applicando i principi di circular economy; le attività aeroportuali vengono condotte con il massimo contenimento dei consumi di acqua, mirando al suo riutilizzo, e con l’applicazione di procedure volte a contenere le emissioni acustiche.
Il percorso di sostenibilità ambientale ‘Torino Green Airport’ si sviluppa dunque con una precisa strategia: attraverso l’implementazione di interventi diretti, si mira a coinvolgere non solo i dipendenti del Gruppo SAGAT, ma tutta la comunità aeroportuale, i partner commerciali, i fornitori, i passeggeri.
La consapevolezza della centralità del ruolo del gestore che coordina tutti i player che gravitano attorno all’universo aeroportuale per una crescita sostenibile porta a un concreto impegno verso specifici aspetti della sostenibilità: continuare a ridurre le emissioni di CO2 unitamente agli altri inquinanti che compromettono la qualità dell’aria (NOx, CO, PM10), contenendo l’impatto ambientale delle operazioni aeroportuali anche su rifiuti, acque, rumore.
Risultati in cifre
Con la conduzione delle attività aeroportuali in un’ottica di sostenibilità ambientale, il decennio 2009-2019 ha visto l’Aeroporto di Torino raggiungere significativi risultati in termini di contenimento dei consumi e delle emissioni di CO2.
Il 2020 ha riportato risultati ancora più significativi dal punto di vista del contenimento dei consumi, ma essendo stato influenzato dagli effetti della pandemia da Covid-19 non può essere preso in considerazione per la comparazione.
Per quanto concerne l’energia elettrica, si è passati da un consumo complessivo di oltre 25mila Megawatt/ora nel 2009 a poco più di 17mila Megawatt/ora nel 2019, con una riduzione nel decennio del -32%; una percentuale che si contrae ulteriormente attestandosi al -45% se si contestualizza il consumo per passeggero: in questo caso si è infatti passati da 7,83 Kilowatt/ora del 2009 ai 4,32 del 2019.
Rispetto ai combustibili da riscaldamento, la contrazione sul decennio è stata nel complesso pari al -20%, passando dai 9.167 Megawatt/ora del 2009 ai 7.350 Megawatt/ora del 2019. Anche in questo caso, se si prende in esame il consumo per singolo passeggero, la percentuale di riduzione sui 10 anni è più elevata: dal 2009 al 2019 il calo è stato del -35%, passando da 2,84 a 1,86 Megawatt/ora.
Infine, per quel che concerne la quantità di CO2 emessa, il calo è stato pari al -45%: se nel 2009 l’Aeroporto di Torino emetteva nell’ambiente 13.626 tonnellate di CO2, nel 2019 ne ha contenuto le emissioni avvicinandosi al loro dimezzamento con poco più di 7.500 tonnellate. Sul singolo passeggero, la contrazione ha superato l’obiettivo del dimezzamento, attestandosi a un -55%: le tonnellate di CO2 per singolo passeggero sono infatti passate da 4,2 nel 2009 a 1,8 nel 2019.
Tali risultati sono stati raggiunti nel corso degli anni attraverso una serie di attività improntate alla sostenibilità ambientale.
Tra queste si ricordano gli interventi di riqualificazione sui fabbricati aeroportuali per renderli più sostenibili e meno energivori; l’installazione di una nuova centrale di climatizzazione estiva con gruppi frigoriferi ad altissima efficienza; la sostituzione di generatori di calore con nuove apparecchiature ad alta efficienza e basse emissioni; la sostituzione dei corpi illuminanti con nuovi impianti a LED e l’installazione di sistemi automatici di regolazione del flusso luminoso; il potenziamento dei sistemi di monitoraggio dei consumi e di gestione degli impianti di condizionamento, la realizzazione di un sistema IOT di regolazione intelligente del comfort climatico dell’Aerostazione Aviazione Generale: gli impianti di climatizzazione e riscaldamento vengono regolati acquisendo i dati dalle sonde installate in tutto il fabbricato e ottimizzando in continuo le condizioni ambientali in maniera intelligente. L’installazione ha consentito risparmi sui consumi di energia elettrica e di gas naturale superiori al 30%.
Nel 2020 Torino Airport ha poi conseguito la certificazione al Livello 2 ‘Reduction’ del programma di sostenibilità ambientale Airport Carbon Accreditation – il protocollo comune per la gestione attiva delle emissioni negli aeroporti attraverso risultati misurabili – promosso da ACI Europe.
La certificazione di Livello 2 implica anche la predisposizione di un piano attuativo per il raggiungimento di un ambizioso obiettivo di riduzione delle emissioni di carbonio: nel caso di Torino, il traguardo fissato per il prossimo triennio 2021-2023 è il dimezzamento delle emissioni di CO2 rispetto all’anno base 2017, garantito da investimenti per aumentare l’efficienza dei sistemi più energivori e dall’acquisto di energia elettrica solo da fonte rinnovabile certificata.
Nuovi progetti
Sono molteplici i progetti attualmente in corso di realizzazione che l’Aeroporto di Torino sta attuando in ottica sostenibile.
Decarbonizzazione
Entro il 2023 verrà ampliato il parco mezzi aeroportuali alimentati con motore ibrido o elettrico, arrivando a disporre entro due anni di un parco mezzi per il 40% di tale tipologia, tra cui la prima ambulanza elettrica operativa in un aeroporto.
Verranno realizzati gli spazi di ricarica elettrica a disposizione del pubblico: sono in fase di realizzazione un nuovo parcheggio, che disporrà di 8 colonnine per 16 auto, a cui si affianca un nuovo parcheggio dedicato al car sharing elettrico.
È in fase di avvio il progetto di Smart Grid aeroportuale, finalizzato all’autoproduzione efficiente e sostenibile dell’energia necessaria al funzionamento dell’infrastruttura: il progetto prevede il ricorso a un sistema combinato e flessibile, alimentato da fonti energetiche diverse come metano, biogas, idrogeno, fotovoltaico e solare.
Circular economy
Nell’ambito della circular economy, per quanto concerne la gestione delle aree verdi e la tutela della biodiversità, Torino Airport ha già adottato un ‘regime di impoverimento’ (Poor grass regime) per rendere il prato del sedime aeroportuale scarsamente attrattivo per avifauna e fauna e minimizzare così il rischio di wildlife strike e ridurre le ore totali di lavoro dei trattori agricoli al fine di contenere l’inquinamento ambientale.
Inoltre, a partire dall’autunno 2021, 15 ettari verranno dedicati alla coltivazione della camomilla che favorisce la biodiversità (bee friendly) e non attira avifauna. Il resto del materiale organico raccolto sarà destinato alla produzione di biogas ed è in fase di valutazione la possibilità di sfruttare il biogas prodotto a servizio delle infrastrutture aeroportuali.
Per quel che concerne il recupero delle acque, si prevede di accumulare l’acqua piovana attraverso un sistema di vasche e filtri che verrà ultimato entro il 2024, al fine di utilizzarla per le operazioni aeroportuali e di ordinaria manutenzione industriale.
Nel 2022 proseguirà il percorso di certificazione di sostenibilità ACA-Airport Carbon Accreditation promosso da ACI Europe, con l’ottenimento della certificazione di Livello 3-‘Optimisation’: tale certificazione attesta l’impegno nel coinvolgimento di parti terze e la misurazione delle emissioni di aziende partner dell’Aeroporto.
Questa attenzione alla sostenibilità si riflette anche nell’attività Aviation: la Traffic Development Policy dell’Aeroporto di Torino riconosce infatti un valore alla performance ambientale, fra cui l’abbattimento del rumore degli aeromobili.
Torino Green Airport rappresenta dunque una direttrice strategica dello sviluppo dell’Aeroporto di Torino e, al fine di sensibilizzare e aumentare la consapevolezza in ogni singolo componente dell’attività aeroportuale, dal gestore stesso ai fornitori, diventa anche oggetto di un piano di comunicazione esterna (creazione di un nuovo brand ad hoc, caratterizzato dal logo blu di Torino Airport che si declina con uno switch verso il verde di Torino Green Airport) e di comunicazione interna (rivolta a dipendenti e a tutta la comunità aeroportuale).