Gli operatori del trasporto aereo, consapevoli della rilevanza strategica del comparto per lo sviluppo economico e sociale dei territori, sono da tempo impegnati a sostenere e accelerare la transizione green del settore. Una delle sfide più importanti che il trasporto aereo è chiamato ad affrontare è infatti quella di conciliare la crescita del traffico e il mantenimento di elevati livelli di connettività con l’esigenza di mitigare le ricadute ambientali, in un percorso di progressiva riduzione delle emissioni nette.
In tale contesto, le società di gestione aeroportuale, pur essendo direttamente responsabili solo di una minima parte delle emissioni complessivamente attribuibili al trasporto aereo (le cosiddette emissioni Scope 1 e 2), da anni promuovono programmi di sviluppo orientati alla sostenibilità e adottano misure volte a ridurre la propria impronta ecologica.
La continua ricerca e l’innovazione nel campo dell’efficienza energetica, la produzione e l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, l’adozione di procedure in grado di migliorare l’efficienza operativa, il processo di conversione dei mezzi operativi a trazione endotermica con mezzi elettrici, rappresentano solo alcune delle azioni messe in campo dagli aeroporti e il loro concreto impegno nella riduzione delle emissioni di CO2.
Ne sono una chiara testimonianza le certificazioni e i riconoscimenti ottenuti a livello europeo e internazionale, come l’Airport Carbon Accreditation, esempio di gestione proattiva delle emissioni di CO2 su base del tutto volontaria, nonché l’adesione alla Risoluzione NetZero 2050, quale impegno dell’industria aeronautica decarbonizzazione delle operazioni al più tardi entro il 2050.
Gli scali aeroportuali hanno messo in campo importanti interventi per abbattere le proprie emissioni e, al tempo stesso, svolgono un ruolo centrale nel promuovere azioni sostenibili da parte degli altri attori del comparto, quali compagnie aeree, operatori e gli stessi passeggeri.