05 – 12 – 2013 >>

Assaeroporti: Necessarie misure concrete per affrontare la crisi del settore

Assaeroporti, l’associazione italiana dei gestori aeroportuali, ha partecipato oggi al secondo incontro del tavolo sul trasporto aereo istituito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con le organizzazioni di categoria.

Assaeroporti prende atto con soddisfazione dell’impegno assunto dal Ministro in persona di individuare il percorso migliore per l’adeguamento del Fondo Speciale del Trasporto Aereo nonché di valutare idonei meccanismi che consentano il mantenimento del sistema di ammortizzatori sociali e le fonti di alimentazione del Fondo stesso.

Nel corso della riunione, Assaeroporti ha sottolineato come, a fronte delle  responsabilità e dei compiti assegnati al gestore aeroportuale in seno ad aree come la security, la safety, il ground handling e i servizi di pronto soccorso sanitario aeroportuale non corrisponda sempre in modo coerente un chiaro riconoscimento degli strumenti idonei ad eseguire tali compiti, né, tantomeno, si provvede a fornire un simultaneo quanto mai necessario strumento di copertura dei costi addizionali generati dalla fornitura dei nuovi servizi, specie per quei gestori sprovvisti dei contratti di programma.

In tema di servizi di assistenza a terra, il gestore aeroportuale è responsabile del coordinamento dei vari operatori presenti sullo scalo e in virtù di ciò è indispensabile che allo stesso vengano forniti strumenti operativi e correttivi più efficaci che possano supportarlo nello svolgimento del ruolo assegnatogli.

Nell’area della security, il servizio di controllo di sicurezza ai varchi staff e carrai sarà presto affidato al gestore aeroportuale. In tal senso, si evidenzia come a fronte degli elevati costi a carico delle società di gestione aeroportuale (circa 400.000 euro a varco stimati) non è  previsto, per la maggior parte di esse, un idoneo strumento di recupero dei costi per via tariffaria. Occorre, in questo senso, trovare una soluzione.

Assaeroporti ha inoltre ribadito come il settore del trasporto aereo, già provato dalla congiuntura economica negativa che vive il Paese e dalla difficile situazione in cui si trova Alitalia, non può oggi sopportare altre immotivate tassazioni come ad esempio l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (IRESA), specie laddove la destinazione del gettito prodotto non sia destinata a migliorare la qualità dei servizi al passeggero e la tutela dell’ambiente.

Assaeroporti auspica che il Ministero, nell’ambito di un più ampio disegno strategico di definizione del Piano Nazionale degli Aeroporti, possa prendere delle misure adeguate a migliorare l’operatività del sistema, garantendo un’adeguata copertura dei costi del servizio e dando concreta definizione delle questioni ancora pendenti.

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