7 – 02 –  2013 >>

Nel 2012 nei 38 scali aeroportuali italiani monitorati da Assaeroporti sono transitati quasi 147 milioni di passeggeri con una contrazione del traffico passeggeri pari all’1,3% rispetto al 2011, corrispondente a circa 1.900.000 passeggeri in meno rispetto al 2011. Corrispondentemente si riscontra una riduzione del 4,5% del traffico totale dei movimenti degli aeromobili, pari a 1.514.876 movimenti.Corrispondentemente si riscontra una riduzione del 4,5% del traffico totale dei movimenti degli aeromobili, pari a 1.514.876 movimenti.

L’analisi negativa si riscontra anche nel settore cargo. Nell’anno 2012 assistiamo infatti ad una contrazione del 4,8% di merce trasportata rispetto al 2011. Ancora una volta la gran parte del traffico merci (46,3%) è stato movimentato all’aeroporto di Milano Malpensa.

Più che in altri Paesi dell’UE-27, che hanno riportato una crescita del traffico passeggeri pari allo 0,2% nel 2012, l’andamento del trasporto aereo in Italia, segnato dalle difficoltà di diversi vettori, è stato negativamente influenzato dalla crisi economica in atto, e solo in parte compensato dalla vivacità del settore turistico. È di tutta evidenza quindi che una crescita dell’economia è presupposto imprescindibile per assicurare l’incremento futuro del traffico passeggeri. Per questa ragione, l’industria attende risposte chiare in senso strategico dalle Istituzioni affinché l’Italia possa dotarsi di una rete competitiva con il resto d’Europa e con le altre regioni mondiali. Promuovere uno sviluppo coordinato del Paese – migliorandone l’attrattività industriale e turistica – significa effettuare investimenti per incrementarne l’accessibilità con riguardo non solo al panorama europeo ma anche alle nuove economie mondiali.

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