14 – 06 – 2011 >>

Si è svolto presso l’Aeroporto G. Marconi di Bologna il convegno ICCSAI “Gli Aeroporti alla prova dei nuovi modelli di business nel trasporto aereo”, in occasione della presentazione del FACT BOOK ICCSAI 2011.

Per Assaeroporti è intervenuto il Segretario Generale, Stefano Baronci insieme al Presidente di Enac, Vito Riggio, al Presidente della SEA, Giuseppe Bonomi, al Direttore Generale di GESAP, Carmelo Scelta e il Presidente dell’aeroporto Marconi di Bologna, Giuseppina Gualtieri.

Nel corso della conferenza Stefano Baronci ha dichiarato: “Le cifre del Fact Book ICCSAI 2011 dimostrano che il trasporto aereo e il comparto aeroportuale sono più che mai vivi e in promettente evoluzione. L’Italia cresce a livello di traffico più velocemente degli altri Stati Europei (+7%), innanzitutto con l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci e l’aeroporto di Milano Malpensa, rispettivamente con un +7,5% e un +8% nonostante il dehubbing Alitalia sullo scalo milanese. Notevole sviluppo hanno avuto altri aeroporti medi italiani come Venezia, che a livello di sistema aeroportuale (Venezia e Treviso) ha superato i 9 MLN, e Catania con un + 6,5%”.

“Secondo i dati ICCSAI, l’aeroporto di Roma in particolare è cresciuto negli ultimi 5 anni più velocemente di ogni altro hub europeo, ad eccezione solo di Madrid, con un +7,6 MLN di passeggeri. Aeroporti di medie dimensioni come Bergamo e Bologna rientrano nella top 20 di questa stessa categoria, con rispettivamente +3.3 MLN e +1.8 MLN di passeggeri. Anche il ranking dei primi venti aeroporti per tassi di crescita del traffico passeggeri nel periodo 2005-10 “parla italiano”, con ben undici aeroporti – tra cui Trapani, Bari, Brindisi, Parma, Perugia, e Pisa – della nostra Penisola”. Il primo quadrimestre del 2011 conferma questo trend con un incremento del 10,4%, nonostante fattori macroeconomici, come ad esempio la debole crescita economica e il forte aumento del costo del petrolio, costituiranno elementi frenanti”.

“Questa spinta positiva – continua Baronci – responsabilizza ancor di più che in passato tanto gli operatori del settore quanto le parti istituzionali. Gli operatori sono chiamati a una difficile ma necessaria fase di adattamento a una domanda crescente e diversificata cui potranno rispondere esclusivamente attraverso investimenti infrastrutturali, mentre le istituzioni dovranno fornire ai gestori aeroportuali gli strumenti necessari per consentire gli investimenti pubblici ed attrarre capitali privati, a cominciare dall’improcrastinabile adeguamento tariffario unitamente alla definizione di un quadro normativo certo e semplificato con un regolatore autonomo e indipendente”.

 

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