28 – 01 – 2011 >>

Il sistema aeroportuale italiano ha archiviato il 2010 con una crescita di traffico: oltre nove milioni di passeggeri in più si sono imbarcati o sono sbarcati negli scali aeroportuali italiani che, con un incremento medio del 7% e un movimento di circa 140 milioni di passeggeri (per l’esattezza 139.791.196) hanno infranto il record storico conseguito nel 2007, ultimo anno prima della recessione economica mondiale. Anche rispetto a quell’anno infatti gli aeroporti sono cresciuti del 2,64%, invertendo con decisione il trend negativo che si era innescato nel 2008 (133,8 milioni di passeggeri) e aveva trovato conferma nel 2009 (130, 7 milioni di passeggeri).

Per alcuni scali la crescita è stata a due cifre con punte del 57,4% in più a Trapani, aeroporto che ha raggiunto 1.682.991 passeggeri, del 47,2% a Brindisi con 1.606.322 passeggeri, del 20,3% a Bari che ha registrato 3.398.110 passeggeri e del 15,3% a Bologna; aeroporto, quest’ultimo che è entrato a far parte del club degli “over 5”, ovvero gli aeroporti con un traffico superiore ai 5 milioni di passeggeri. Lista questa che vede in prima posizione per traffico passeggeri l’Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci – ADR (36,3 MLN), seguito da Milano Malpensa (18,9 MLN), Milano Linate (8,3 MLN), Bergamo (7,7 MLN), Venezia (6,9 MLN), Catania (6,3MLN), Napoli (5,6 MLN) e, da quest’anno, Bologna (5,5 MLN). Da sottolineare inoltre come il sistema aeroportuale Venezia-Treviso si confermi terzo in Italia per volume di passeggeri con un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente.

Significativo è stato l’incremento di traffico in valore assoluto dell’Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci – ADR, balzato da 33.808.456 passeggeri a 36.337.523 segnando un più 7,5% e “portando a casa” da solo 2,7 milioni di passeggeri dei 9 milioni che hanno rappresentato l’incremento del sistema Italia nel 2010. Idem per Milano-Malpensa che ha “movimentato” 1,4 milioni di passeggeri in più frutto di un incremento di traffico dell’8% e Bergamo Orio al Serio, che, con una crescita del 7,2% ha raggiunto quota 7.677.224.

I risultati vanno letti poi considerando che sul volume finale di traffico hanno inciso negativamente i giorni di black-out nei voli in maggio a causa della nube vulcanica. E’ inoltre il caso di constatare come l’atteso impatto della concorrenza dei treni ad alta velocità specie sulla direttrice Roma-Milano, non abbia prodotto le temute flessioni di traffico e come invece tale concorrenza, per contro, abbia promosso una crescita globale della mobilità dei passeggeri.

Alla luce dei primi dati diffusi a livello europeo, il sistema aeroportuale italiano ha registrato un’accelerazione rispetto ai concorrenti comunitari che sono cresciuti mediamente del 4,8%, anche per l’effetto del traffico generato dai vettori low cost che sempre più incidono sui volumi complessivi e sulle dinamiche territoriali del nostro Paese.

In ripresa inoltre l’aeromerci, che è cresciuto del 18% sul 2009, anche se non è ancora riuscito a colmare il gap generato dalla crisi, raggiungendo quindi volumi ancora leggermente inferiori rispetto a quelli del 2007. Significativo il risultato di Malpensa che da sola serve oltre il 50% del traffico merci che viaggiano via aerea a livello italiano che ha superato le 400.000 tonnellate di merci trasportate con un risultato simile al periodo precedente il de-hubbing di Alitalia.

Da segnalare le differenti dinamiche dei due hub dell’Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci e dell’aeroporto di Milano Malpensa rispetto alle tipologie di traffico passeggeri. A Fiumicino l’incremento sulle rotte nazionali è stato dello 0.9%. Ma sul volume di passeggeri in volo su rotte internazionali (che ha segnato a livello globale uno sviluppo del 7,9%) Roma ha registrato un incremento dell’11,6 ben più marcato rispetto al valore medio. Speculare la crescita di Malpensa che sui voli internazionali ha archiviato il 2010 con una crescita del 5,2%, ma ha segnato un vero e proprio boom (+20%) sui voli nazionali. Da notare che comunque su Malpensa il traffico internazionale rappresenta sempre l’80,4% del traffico totale dello scalo: su quasi 19 MLN di passeggeri, 15 sono infatti internazionali.

La crescita di traffico registrata nel 2010 conferma la vitalità del settore, la validità delle previsioni di incremento dei volumi sulla base delle quali sono stati formulati i piani di sviluppo e investimento dei grandi scali aeroportuali del Paese e quindi la necessità ormai urgente di dotare questi programmi delle risorse, in particolare quelle che dovranno derivare dal mercato e quindi dalla tariffe, indispensabili per non mancare l’appuntamento della auspicata crescita della domanda.

Il 2011 si presenta ancora una volta come un anno complesso caratterizzato da forti incertezze, legate anche alla tenuta del sistema paese e i risultati conseguiti nel 2010 difficilmente potranno trovare conferma in assenza di una svolta nelle politiche di sviluppo di settore. Ad una crescita del traffico, infatti, deve corrispondere una implementazione delle infrastrutture aeroportuali esistenti, per la realizzazione delle quali si rendono necessari significativi investimenti.
Peraltro il reperimento delle risorse finanziarie all’uopo richieste non sarà facile per il perdurante mancato adeguamento del sistema tariffario che allontana gli investitori istituzionali dalle società di gestione e non favorisce la bancabilità dei progetti.

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